Giornalismo scientifico in cerca di etica

“Giornalismo scientifico in cerca di etica”: su questo argomento un dossier pubblicato sulla rivista “Desk”, dell’Unione Cattolica Stampa Italiana (UCSI), e un corso di aggiornamento dell’Ordine dei Giornalisti del Molise (ospitato all’IRCSS Neuromed di Pozzilli) sono tra le prime attività pubbliche del Centro per il giornalismo scientifico etico promosso da Zoe.
La copertina del numero della rivista DESK dedicata all’informazione scientifica, aperto dal contributo di Fabio Turone sul “Giornalismo scientifico in cerca di etica”
È un rapporto complesso e ricco di sfaccettature, quello tra scienza e giornalismo, e in continua evoluzione. Se da un lato l’impoverimento progressivo e la precarizzazione del giornalismo fanno sì che una fetta sempre più importante di notizie di scienza sia affidata schizofrenicamente, senza continuità né visione, a freelance pagati poco (e per niente incentivati a crescere professionalmente), dall’altro sta emergendo con sempre maggiore chiarezza l’esigenza che anche quando si occupa di scienza, ambiente, medicina e innovazione, il giornalismo riesca ad andare al di là del semplice resoconto degli eventi del giorno.
Oggi viene dai giornalisti scientifici – e dalle loro asssociazioni che sempre più lavorano in network internazionali – la spinta ad affrancarsi dal ruolo di “figli di un dio minore”, guardati con scarso interesse dai colleghi nelle redazioni dei media generalisti, e con sospetto dalla comunità scientifica, che spesso vorrebbe trovare in loro solo un accondiscendente megafono. Ma in un periodo storico in cui è gravemente incrinata l’immagine idilliaca della scienza come attività puramente disinteressata, cresce in entrambi i mondi il numero di quelli che lavorano perché il giornalismo scientifico assolva sempre meglio anche alla funzione sociale di watchdog, capace di scavare a fondo nelle molte aree grigie per portare alla luce quel che non va come dovrebbe, così da lavare in profondità i panni sporchi senza mettere a repentaglio il «bambino» da cui dipende in gran parte il futuro della società.
Torri d’avorio affittansi
Mentre c’è una parte del mondo della scienza che ancora si interroga, e discute, sulla necessità di uscire dalla simbolica Torre d’avorio, ce n’è un’altra – assai più smaliziata – che da molti anni ha steso uno sberluccicante tappeto rosso davanti alla porta: invita a gran voce a entrare, spalancare la bocca per la meraviglia, e lasciare un contributo (pubblico o privato, fa poca differenza) per finanziare le magnifiche sorti e progressive delle proprie ineguagliabili ricerche, o per acquistare (con soldi pubblici o privati) qualcuno dei prodotti…
(segue sul sito del Centro
per il giornalismo scientifico etico)
Etica e giornalismo al corso dell’Ordine dei Giornalisti
tenuto al Neuromed di Pozzilli
Il servizio del TG3 con breve intervista a Fabio Turone sul corso tenuto al Neuromed di Pozzilli, il 25 settembre 2015, sull’etica nel giornalismo scientifico.
Posted on: 27 Settembre 2015, by : fabioturone